Valeria Di Bernardini
Mi chiamo Valeria Di Bernardini, ho 23 anni e sono nata e vivo a Roma. La musica è sempre stata fortemente presente nella mia vita, come fosse la colonna sonora di tutto ciò che faccio e di tutti i luoghi che vedo. Sin da subito abbiamo capito, io ed i miei genitori, che in me c’era una vocazione artistica, uno spiccato senso del ritmo e musicalità, quando già nel girello mi incantavo di fronte alla tv ascoltando Pino Daniele o Carmen Consoli, almeno a detta di mia madre. Mi approcciai al canto verso gli 11 anni. In quel periodo scoprii che la mia voce non mi dispiaceva poi così tanto, così mi dedicai all’ascolto di musica varia, soprattutto pop moderna ma anche di altro genere, influenzata un pò anche da mia sorella maggiore, per capire quale potesse essere il mio stile personale. All’inizio quindi mi cimentavo in vari generi, sempre da autodidatta, finché con il passare degli anni e degli ascolti mi ritrovai pian piano a scoprire ed apprezzare quelli che poi non erano altro che i predecessori di tutto quel pop e di altri generi musicali che avevo ascoltato fino a quel momento, ovvero gli artisti della vecchia scuola Soul/ Blues /Jazz (Motown Records e anche artisti italiani che cavalcano quest’onda) ma anche pop dance anni’80. Alcuni dei miei artisti di riferimento, senza i quali onestamente non sarei arrivata a costruire una mia identità musicale (ancora in fase di costruzione comunque), sono: Whitney Houston, Stevie Wonder, Marvin Gaye, Michael Jackson, Aretha Franklin, Etta James, Ella Fitzgerald, Otis Redding, Amy Winehouse, Pino Daniele e un’infinità di altri. In tutto ciò sono sempre stata autodidatta ed è solo da un paio di anni che frequento l’Accademia Spettacolo Italia, che mi ha dato grandi occasioni di crescita artistica e personale, ed è da un anno che frequento lezioni private di canto. In questi anni ho capito poi su cosa devo lavorare maggiormente e su cosa sono naturalmente dotata. Credo che le mie doti peculiari possano essere la musicalità e la timbrica che mi caratterizza, abbastanza versatile e malleabile, mentre so che dovrei lavorare di più sulla performance, ovvero come stare sul palco in modo da trasmettere di più al pubblico quello che provo quando mi esibisco. Avendo fatto poche esperienze sul palco non riesco ancora a sentirmi totalmente a mio agio sulla scena, probabilmente per il mio carattere timido e riservato, anche se cantare mi da solo bellissime sensazioni e mi allontana da tutto ciò che è negativo. Quando canto mi sento leggera e forte ma vorrei liberarmi di alcune barriere che ancora metto fra me e il pubblico, anche se grazie all’Accademia e all’esperienza fatta ad oggi sono migliorata moltissimo da questo e altri punti di vista. Vorrei che arrivasse alla gente la mia spontaneità e la mia passione per ciò che faccio quando mi esibisco e mi impegnerò sempre di più per raggiungere questo obbiettivo. Di questo ultimo anno la performance che ricordo con tanta emozione è quella in uno dei pub di musica live più importanti e famosi di Roma, dove sono passati un’infinità di artisti rinomati, il Big Mama. Lì mi esibii con due pezzi per aprire il concerto del mio insegnante di canto Fulvio Tomaino, che non finirò mai di ringraziare per l’immensa opportunità.